MacBaren Navy Mixture

Dopo aver parlato di Schipper’s e Bowling Blend non posso non dedicare due parole anche ad un’altro tabacco sparito (questo uscito proprio di produzione) che tanto mi è piaciuto:
Il MacBaren Navy Mixture.
Si trovava in Italia, anche se non facilmente, ad un prezzo interessantissimo all’interno di una busta blu. Non ricordo dove lo acquistai la prima volta, dalle mie parti non si trovava, ma poi per fortuna la Tabaccheria Giacomini di Giussano fu tanto gentile da ordinarlo dietro mia richiesta e tenerlo in scorta fino a che non uscì di produzione.
Comprai le ultime buste rimaste, ne conservo ancora due e non so se il mio cervello si convincerà mai che è arrivato il momento di aprirle e godermele.

Ho passato un discreto periodo fumando questo MacBaren di giorno nei mesi caldi, mentre la sera o in inverno bruciavo discrete quantità di Amphora Black Cavendish. Erano i miei due porti sicuri di cui avevo sempre una busta aperta a portata di mano.

Si trattava di un tabacco dal taglio strano: per metà ready rubbed e per metà dei pezzettoni irregolari di flake della grandezza che talvolta supera il centimetro di lato. Lo ricordo molto chiaro anche se ora, cercando su Google, scopro che contenesse black cavendish.

Era uno di quei tabacchi che non saprei come classificare: di certo non un aromatizzato in senso stretto; troppo distante dagli altri rappresentanti di questa categoria, specie da quelli in busta di pari prezzo.
Non era neanche un naturale, ogni tanto uscivano dei puff davvero troppo mielosi anche per il più dolce dei virginia. Era evidente che c’era dietro un barbatrucco (il Cavendish dico ora, col senno del poi).
Direi aromatico, dovrebbe essere la categoria giusta anche se in realtà non è che abbia veramente capito benissimo quale sia la linea di confine tra aromatico ed aromatizzato.
E non ho nemmeno capito il concetto di “aromatico” dato che mai mi verrebbe voglia di fumare un naturale come l’Italia o il Landtabak se non fosse, di suo, il tabacco aromatico.
Ma questo è un problema legato esclusivamente alla mia ignoranza.

Fumandolo mi sembrava un virginia - burley. Una miscela molto più ricca di sfumature rispetto al Park Lane 7, reso complesso forse da un’aggiunta che andava a bilanciare un  buon burley - che altrimenti la farebbe troppo da protagonista - con qualcosa di più dolce.
Forse effettivamente aromi di miele (al limite melassa), o forse il rum inserito per giustificare la dicitura “navy” che con i suoi profumi va talvolta a spingere la componente di virginia che in questa miscela risulterebbe altrimenti un po’ sottotono.

Nei pomeriggi più afosi lo fumavo in pannocchia: e subito ti sentivi braccio di ferro. Con la pipa in tutolo ed un tabacco dal nome “Navy” semplice ma gustoso. Si, secondo me poteva proprio essere il tabacco che ti aspetteresti fumato dal famoso marinaio!

Era diventato anche il mio “tabacco da viaggio”, ovvero quello che fumavo alla guida. Avevo un’auto sportiva decappottabile; tiravo giù il tettucio, alzavo finestrini e frangivento e mi godevo il Navy Mixture in una pipa dritta e slanciata.
In questo contesto ne apprezzavo la facilità di combustione, raramente necessitava di riaccensioni. Bisognava solo stare ben attenti a non scaldare troppo. Quando poi lo si fumava con la capote sollevata non lasciava le tappezzerie impregnate di odori molesti.

Oggi sono più vecchio rispetto ad allora, e non solo anagraficamente. Ho messo su famiglia e cambiato la cabrio con un’auto che ti aspetteresti di vedere guidata da un professore di geografia in pensione. Il mio tabacco da viaggio adesso è il Clan (non lascia traccia in auto, la cosa più importante con i bambini...e con una moglie ostile nei confronti del fumo), la mia pipa da guida solitamente è una Peterson Standard System curva. Scelta dettata anche dalla comodità dell' innesto a flock che non risente degli sbalzi di temperatura.
Praticamente negli ultimi 10 anni sono invecchiato di 60 anni. Non una bella cosa.

Tornando al Navy Mixture era un tabacco che, con i prezzi dei listini italiani di una decina di anni fa, era per il mio gusto davvero un ottimo acquisto. 
Sulla foto di questo post ho lasciato appositamente l'etichetta con il prezzo; 7,50€ per 50g di ottimo tabacco. Lo preferivo di gran lunga anche rispetto alle miscele Virginia - Burley sfuse che si trovavano in Svizzera a prezzi simili.
Ho letto su internet che, secondo alcuni, si può raggiungere un risultato simile mescolando a metà e metà il Navy Flake e la Mixtute Scottish (entrambe MacBaren ovviamente). Magari un giorno ci proverò, anche se non sono un grande appassionato dei mischioni fai da te.

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